29.09.22

Serve una mano?

Una città di buoni vicini di casa: parte la campagna dei volontari, in quattro quartieri della città. Con Parma welfFARE per non lasciare solo nessuno
volontari

Ci sorridono dai pendenti sugli autobus, ci guardano rassicuranti dalle plance stradali, dalle cartoline colorate, negli spot su Tv, radio e social… I volontari hanno un nome e un volto, uno sguardo sereno che ispira fiducia e lanciano un unico messaggio: se ti serve una mano, puoi contare su di noi, i volontari del tuo quartiere.
“Serve una mano?” è infatti il claim della campagna di comunicazione presentata oggi da Parma welFARE per tendere la mano a chi è in difficoltà e raggiungere chi ha bisogno di un aiuto, pensando anzitutto a chi non osa chiederlo.
Scendono così in campo i volontari di 23 associazioni e di 10 Punti di comunità, insieme nel progetto Non più soli. Organizzazioni ben radicate sui territori che da due anni hanno scelto di coordinare il proprio lavoro consapevoli che, per essere capillari ed efficaci, serve una rete che includa tutti dove ognuno può tesserne un pezzo. E vicinanza è una delle parole chiave di questa campagna che punta a costruire una città di buoni vicini di casa che si prendono cura gli uni degli altri, in un rapporto di scambio e reciprocità.
Si parte da quattro quartieri: Lubiana- San Lazzaro, San Leonardo, Montanara e Oltretorrente con l’idea di arrivare a coinvolgere l’intera città. Per portare una spesa, ritirare una medicina in farmacia o anche solo per un caffè: i volontari ci sono e sono pronti a mettersi a disposizione gratuitamente perché sanno bene che, quando si dà, si riceve in cambio molto di più.
Non più soli è un progetto corale, sostenuto grazie ai fondi raccolti da Parma Facciamo Squadra 2020 e promosso da CSV Emilia con Consorzio di Solidarietà Sociale, Comune di Parma, Azienda Ospedaliero-Universitaria, AUSL, CISL e UIL, insieme nella rete di Parma welFARE.
Per saperne di più c’è il sito www.parmawelfare.it