Sylvia Earle: la donna che ha dato voce agli oceani. Fin da bambina, Sylvia Earle ha avuto un legame speciale con la natura.
Cresciuta in una fattoria nel New Jersey negli anni ’30, passava le giornate esplorando stagni e osservando la vita acquatica.
Durante un corso estivo di biologia marina, scopre la sua vera vocazione: studiare gli oceani. Si laurea in biologia marina e partecipa a spedizioni pionieristiche, sfidando le convenzioni del tempo. Negli anni ‘60 è l’unica donna tra 70 uomini in una missione nell’Oceano Indiano e, poco dopo, guida un team tutto al femminile nel progetto Tektite II, vivendo due settimane in un laboratorio sottomarino a 15 metri di profondità.
La sua impresa più iconica arriva negli anni ‘80, quando realizza una straordinaria passeggiata sottomarina a 400 metri di profondità, seguita da un’immersione record a 900 metri grazie a un sommergibile progettato con un collega ingegnere.
Da sempre impegnata nella difesa degli oceani, nel 2009 vince il Premio TED e fonda Mission Blue, un’organizzazione che protegge gli ecosistemi marini creando una rete globale di aree protette.
Al MuMAB vogliamo raccogliere la sua eredità e dedicare a questa incredibile scienziata un laboratorio speciale in occasione della Giornata Internazionale dei diritti delle donne. Sarà un’avventura che ci porterà negli abissi più profondi, nel “cuore blu del pianeta”, e capiremo che salvaguardare il mare significa garantire un futuro alla vita sulla Terra.