Concittadini ConLegalità
L'intensa testimonianza di Marisa Fiorani, madre coraggio di Marcella, vittima di mafia, ai ragazzi della Fra Salimbene.
E' stato un momento intenso e commovente quello vissuto oggi dagli alunni delle classi 3E e 3A della scuola secondaria di primo grado Fra Salimbene, che hanno ascoltato la testimonianza di Marisa Fiorani, madre coraggio di Marcella, vittima di mafia, trovata morta lapidata, il 5 aprile 1990, in un bosco vicino Brindisi.
L'incontro con i ragazzi, accompagnati dalle insegnanti Stefania Rastelli e Chiara Zanetti, è stato organizzato dal Comune di Parma – SO Servizi per la Scuola, in collaborazione con l’associazione Libera, per la quale era presente Salvo Taranto, nell'ambito della quinta annualità del progetto “Concittadini ConLegalità”.
Marisa Fiorani ha raccontato la sua storia e quella delle sue tre figlie, la separazione dal marito violento, l'avvicinamento al mondo della droga da parte della figlia Marcella e il suo sprofondare nel mondo dell'eroina, così vicino alla malavita.
La gravidanza, a poco meno di 20 anni, di Marcella e, dopo tante traversie, il suo iniziare a collaborare con le Forze dell'Ordine, parlare e raccontare quello che vedeva e sapeva dei movimenti della criminalità organizzata della “Sacra Corona Unita”, senza però ricevere alcuna protezione.
Per arrivare al tragico 5 aprile 1990: il ritrovamento in un bosco del corpo di Marcella, uccisa a colpi di pietre, proprio alla vigilia del Maxiprocesso del novembre 1990.
"Racconto ormai da anni, con grande sofferenza e impegno - dice Marisa Fiorani - la storia di mia figlia perché sento la responsabilità di trasmettere, soprattutto alle nuove generazioni, il messaggio di non arrendersi, di non avere paura, così come ha fatto mia figlia nella sua vita, pur in mezzo a tanti errori e difficoltà".
I brani tratti da un diario di Marcella, letti da Salvo Taranto per i ragazzi, parlano proprio di questo, rivolgendosi alla figlia Sara: un accorato e profondo inno alla vita, alla libertà, alla dignità di essere donna e madre e all'amore per la verità.
“Concittadini ConLegalità” è un percorso di educazione alla legalità e alla responsabilità civile rivolto alle Scuole Secondarie di primo grado, che vuole stimolare una riflessione sui diritti e i doveri individuali e collettivi affrontando in modo particolare la problematica dell’infiltrazione mafiosa nel nostro territorio.
Il progetto è strutturato in tre momenti: le testimonianze per gli studenti da parte di familiari di vittime di mafia, accompagnati dai volontari Libera che illustrano l’importante lavoro dell’Associazione. In un secondo momento i ragazzi partecipano ad un’attività laboratoriale di sensibilizzazione alla legalità, condotta dal "Gruppo Scuola" con esempi concreti, partendo dalle loro esperienze e dai loro stili di vita.
Infine gli studenti hanno la possibilità di visitare il podere “Millepioppi”, di Salsomaggiore, nel contesto del Parco dello Stirone: un esempio di riutilizzo sociale di beni confiscati alla malavita organizzata.
Il percorso procede fino ad Aprile, con la partecipazione di 13 classi delle Scuole secondarie di primo grado di Parma.