FAMIGLIA E PERSONA / 11.02.13

Anche il Comune firma il protocollo d’intesa provinciale per la diffusione della lingua italiana ed educazione civica per i cittadini stranieri

Italiano e educazione civica per l’integrazione: firmato in piazza della Pace un protocollo d’intesa fra Provincia, Prefettura, Ufficio scolastico, Comuni capidistretto e tante altre realtà del territorio.
firma protocollo provinciale

Italiano e educazione civica: due elementi fondamentali per le relazioni e l’integrazione dei migranti, ma anche due requisiti indispensabili (almeno il primo) per la concessione dei titoli di soggiorno, sulla base della recente normativa. Proprio su di essi il territorio “fa rete”, con la firma di un accordo che di fatto crea un sistema partecipato in materia.

Il “Protocollo d’intesa provinciale per il sostegno e la diffusione della conoscenza della lingua italiana ed educazione civica rivolte ai cittadini stranieri” definisce ambiti di intervento e di responsabilità tra i soggetti che operano nell’insegnamento dell’italiano per stranieri, e concorre ad individuare gli strumenti “di governance” per realizzare il coordinamento, l’armonizzazione e la razionalizzazione dei contenuti e delle azioni formative.
L’accordo è stato firmato questa mattina in Provincia.


“Oggi sul tema dell’integrazione facciamo un passo importante, innanzitutto per i tanti soggetti coinvolti. Si colgono precise indicazioni normative per costruire un sistema partecipato che condivida metodi, modelli e iniziative, e che, appunto, faccia rete: il tutto intorno alla lingua italiana, fondamentale per l’integrazione, ma anche alla conoscenza dei principi e delle regole della convivenza nel nostro paese”, ha detto in occasione della firma l’assessore provinciale alle Politiche sociali Marcella Saccani.


“Soddisfatto per il risultato raggiunto, che ancora una volta testimonia che il fare squadra, come a Parma riusciamo a fare, porta a esiti molto positivi” il prefetto Luigi Viana, che ha parlato di “punto di arrivo ma anche punto di partenza” e ha concluso con l’augurio “di poter applicare al meglio questo strumento”.
Sul piano operativo, il protocollo si propone di “capitalizzare” e rendere sistemiche le esperienze di insegnamento dell’italiano a stranieri presenti sul territorio provinciale, e di porre le basi per una rete coordinata di offerta formativa di qualità: una rete in cui le proposte degli enti formativi istituzionali siano in sinergia con quanto offerto dal Terzo settore.


“La scuola si è sempre trovata in prima linea di fronte a un fenomeno, quello migratorio, che ha cambiato e sta cambiando la nostra società. È chiaro che non è possibile affrontare da soli mutazioni così grandi: l’accordo con gli altri soggetti è fondamentale, e questo protocollo ne è un esempio. A Parma, dove riusciamo davvero a mettere in rete i soggetti che si occupano di integrazione, abbiamo un terreno privilegiato per affrontare queste problematiche”, ha commentato la dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale Laura Gianferrari, che ha citato alcuni numeri di affluenza dei Ctp, i centri territoriali permanenti per la formazione gli adulti: “Numeri rilevanti. Lo scorso anno i quattro ctp del nostro territorio hanno avuto 4.900 frequentanti, oltre la metà dei quali per i corsi di lingua italiana per stranieri. E in questi corsi s’è registrato il 56% di presenze femminili”.


Diversi gli obiettivi su cui l’intesa impegna i firmatari: consolidare e coordinare l’offerta formativa in materia d’insegnamento dell’italiano ai cittadini stranieri; connettere e qualificare i soggetti pubblici e del privato sociale che programmano e svolgono corsi di lingua italiana e educazione civica ai cittadini stranieri attraverso una didattica comune e la condivisione di momenti di aggiornamento formativo per i docenti; potenziare la rete istituzionale rappresentata dall'Ufficio scolastico provinciale/Centri territoriali permanenti, Prefettura, Regione, Provincia e Comuni per una gestione organizzata dell’impatto sul territorio dei nuovi adempimenti normativi; raccogliere e analizzare bisogni, criticità e buone prassi dei soggetti impegnati nell’insegnamento della lingua; “accreditare” i corsi dei soggetti del terzo settore firmatari del protocollo permettendo agli studenti che li hanno frequentati di partecipare alle sessioni d’esame dei Ctp per poter ottenere l’attestazione del livello di apprendimento raggiunto.


“Al di là dell’obbligo giuridico, credo che l’accordo sia importante per l’opportunità offerta agli stranieri di imparare e a noi di esprimere accoglienza. In altre parole – ha spiegato l’assessore al Welfare del Comune di Parma Laura Rossi - dietro la legge abbiamo colto anche l’opportunità che esprime tutto il valore sociale di questa iniziativa, uno dei tasselli che costruiscono l’integrazione: farlo insieme, come comunità, è certo un valore aggiunto”.


Parte integrante della squadra anche i Ctp, che da anni si occupano dell’insegnamento dell’italiano agli stranieri “per mettere chi arriva – ha spiegato il dirigente del Ctp di San Secondo Sergio Bertolotti - nelle condizioni di inserirsi al meglio nella nostra società”, e il terzo settore, anch’esso attivo in quest’ambito: “La lingua è uno strumento importantissimo, che deve essere usato nel modo giusto e corretto. Ci permette di conoscere gli altri e di farci conoscere, di amare e di condividere tante cose, di conoscere i nostri doveri e i nostri diritti. Questa collaborazione – ha commentato il presidente dell’Associazione Perché No? Guillaume Nkouh - a noi fa veramente molto piacere; speriamo che le istituzioni non si fermino qui e abbiano sempre a cuore progetti di questo tipo, perché alla fine ci guadagneremo tutti”.

I firmatari
Provincia di Parma
Prefettura di Parma
Ufficio Scolastico Territoriale di Parma (Ufficio XIII - Ambito territoriale per la provincia di Parma)
Comune di Parma
Comune di Fidenza
Comune di Langhirano
Comunità Montana delle Valli del Taro e del Ceno
Centro Territoriale Permanente di Parma
Centro Territoriale Permanente di San Secondo Parmense
Centro Territoriale Permanente di Fornovo Taro
Centro Territoriale Permanente Pedemontana
Associazione Perché No? Onlus
Centro di Solidarietà L’Orizzonte Onlus
Cooperativa Sociale Le Radici
Il protocollo rimane aperto alla sottoscrizione da parte di altri soggetti (pubblici o del terzo settore) interessati, e che in futuro fossero coinvolti nella gestione dei programmi di diffusione della lingua italiana. I primi soggetti del terzo settore firmatari sono coloro che partecipano ai corsi inseriti nelle progettualità provinciali finanziate con il contributo del Ministero e della Regione.