Parma, le religioni si incontrano nel segno dell’uomo
Il“Forum Interreligioso 4 Ottobre”, presieduto da Luciano Mazzoni, si è presentato al sindaco Federico Pizzarotti.
A Parma è nato nel 2007, con il patrocinio di Comune e Provincia, in contemporanea con le celebrazioni del nono centenario della Cattedrale, ed è tuttora uno dei sette in attività in tutta Italia: stiamo parlando del “Forum Interreligioso 4 Ottobre”, presieduto da Luciano Mazzoni, che stamattina si è presentato al gran completo al sindaco in sala Giunta.
Il Forum raccoglie per ora le 4 religioni del ceppo “Abramitico” presenti in città: Ebraica, Cristiana, Islamica e Baha’I (in rigoroso “ordine di fondazione). La religione Cristiana, poi, ha al suo interno 5 confessioni: Cattolica, Evangelica Metodista, Evangelica Avventista, Ortodossa Greco-Moldava e Ortodossa Rumena. Le presenze religiose si fermano qui, almeno per ora, ma ci sono a sostenere questo grande sforzo di incontro e di dialogo otto associazioni culturali, e precisamente “Amicizia Ebraico-Cristiana”, Comunità Islamica di Parma, Circolo “Il Borgo”, Gruppo Arcangelo Raffaele”, “Insieme per Parma”, “Movimento dei Focolari”, “Musulmani per il dialogo” e “Segretariato Attività Ecumeniche”.
Dietro questi lunghi elenchi, solo apparentemente fatti di sigle e nomi, ci sta un tenace, difficile, meritorio lavoro di ricucitura in una società sempre più incline a cedere al particolarismo e agli interessi contingenti, a cercare di giustificare “vengo prima io perchè…”.
Non a caso il Forum ha preso come nome “4 ottobre”, in omaggio a San Francesco d’Assisi, il santo del dialogo e del confronto nella società della guerra.
“Il nostro obiettivo – ha spiegato Luciano Mazzoni al sindaco – è di far incontrare tutti coloro che credono nella pace, nel rispetto e nella convivenza fra popoli con storie e culture diverse. Vogliamo arricchire la vita della città facendo in modo che la pluralità di voci diventi un valore per la comunità di cui tutti devono sentirsi parte integrante”. E ha elencato alcuni temi su cui le religioni di Parma hanno fatto fronte comune: la sede per il Centro Islamico, il riconoscimento dei Cimiteri secondo i diversi riti (ora ci sono solo cattolico, ebraico e protestante), l’impegno verso la scuola, con l’annuale giornata di San Francesco (un santo che va bene a tutti) per superare intolleranze e incomprensioni.
Da parte sua Federico Pizzarotti ha colto l’importanza del messaggio dei suoi interlocutori: “Una disponibilità reale, belle ed eterogenea”, l’ha definita, e ha ricordato che “un tavolo di dialogo multi religioso in un momento di così alte tensioni sociali, può fare sì che tutti ci sentiamo un po’ più uguali, parte di una città poliedrica”. “Il Comune – ha concluso Pizzarotti - sarà presente ed equidistante”
“Vorremmo sentirlo sempre più “equivicino”, ha scherzato Giorgio Yehuda Giavarini, presidente della Comunità Ebraica di Parma. Apprezzamento per lo spirito di collaborazione manifestato dal Sindaco è arrivato anche dal Pastore Daniele La Mantia (Presidente delle Chiese Cristiane), da Maria Augusta Favali, in rappresentanza di Baha’I (ultima confessione religiosa “sbarcata” a Parma, e da Farid Mansouri, Presidente della comunità Islamica, che ha rilanciato l’idea di costruire una bella e grande Moschea nella città di Parma, così come le Chiese cattoliche sono presenti nel centro di Algeri, con la speranza che le preghiere siano più forti delle polemiche suscitate dall’insediamento dei luoghi di culto.