FAMIGLIA E PERSONA / 04.12.13

Presentato “Il primo cittadino” alla Feltrinelli di via Farini

Pizzarotti: “Il ricavato lo devolverò all’Ospedale dei Bambini”
Sindaco Libro

Alla libreria Feltrinelli di via Farini è stato presentato ieri il primo libro del Sindaco Pizzarotti, “Il primo cittadino”, scritto dalla giornalista del Corriere della Sera Marta Serafini. Presente al dibattito con i giornalisti e gli interessati anche il Vice Presidente della Camera dei Deputati Luigi Di Maio. “Il ricavato che spetterebbe a me sarà interamente devoluto all’Ospedale dei Bambini”, ha esordito Pizzarotti appena giunto alla Feltrinelli.

Il volume edito da Add Editore si presenta come una “biografia politica” dei primi due anni di mandato del Sindaco; dei suoi rapporti con gli attivisti del Movimento 5 Stelle e con Beppe Grillo, leader del movimento; ma è anche una finestra aperta sulla sua vita personale e sul cambiamento che ha rappresentato la sua elezione dopo uno scenario politico attraversato da anni di “mala gestione che ha condotto il Comune al commissariamento”.

Non mancano anche riferimenti alle difficoltà odierne di gestione della cosa pubblica, caratterizzata da una forte burocrazia e da un Patto di Stabilità che blocca il mandato amministrativo dei sindaci. “Un Sindaco ha molti problemi stringenti – fa sapere Pizzarotti -, e purtroppo si deve muovere all’interno di una normativa vecchia e obsoleta. Vanno cambiate le leggi nazionali e i mille cavilli che ci impediscono di procedere. Potremmo fare tante cose per la collettività – ha continuato -, ma il Patto di Stabilità blocca ogni cosa”.

Nel libro non mancano i riferimenti al taglio dei costi della politica come la vendita delle auto blu del Comune, “Una crociata del Movimento 5 Stelle”, ha fatto eco l’Onorevole Di Maio. A tal riguardo nel libro Pizzarotti fa sapere che “Il Governo non sta facendo altro che toglierci entrate. Ma ci sono alcune scelte come quella delle auto blu che ritengo sacrosante. Poi ho tagliato anche il mio stipendio, quello del Vicesindaco e del Presidente del Consiglio comunale”.

Infine le domande dal pubblico hanno portato il dibattito sulla questione tuttora aperta dell’inceneritore, “Una battaglia culturale che continueremo a portare avanti: se lo Stato taglia gli incentivi per la costruzione degli inceneritori, questi non verrebbero più realizzati, perché non lo fa?”; e sulla nuova stazione di Parma: “Una follia: è costata più di 80 milioni di euro di denaro pubblico. Quei soldi si potevano utilizzare per nuove scuole, nuovi centri culturali o altre strutture funzionali per la collettività”.